I nostri antenati, molto legati alla loro celeste protettrice, ovunque si spostavano per svariati motivi hanno portato sempre con se la loro forte devozione verso la Madonna della Sacra Lettera. Grazie a questa buona abitudine ancora oggi sono molto diffuse in svariate località della Sicilia, della Calabria ed anche in altre località italiane numerose immagini, per lo più dipinti ma anche statue, che attestano questo amore filiare. Come vero e proprio segno di identità ed appartenenza alla Città dello Stretto i messinesi pannaconilontani dalla propria terra d'origine hanno sempre voluto mantenere questo legame facendo realizzare dei luoghi di culto alla propria celeste patrona. A distanza anche di secoli in alcune di queste località ancora oggi si è mantenuta viva perfino una certa devozione con annuali festività e finanche processioni. Rimanendo in Sicilia significativa è la devozione a Palermo ove in numerose chiese sono presenti alcuni interessanti dipinti ma in particolare nel quartiere marinaro dell'Acquasanta la Chiesa Parrocchiale e perfino la locale Confraternita è dedicata alla Madonna della Lettera. Il culto fu portato proprio nel XVII secolo dalla famiglia messinese dei Ventimiglia che fecero costruire accanto al proprio palazzo una bella e ricca cappella in onore della patrona di Messina decorata con un pregevole dipinto rivestito da una antica manta argentea che ancora si può osservare nell'altare maggiore. Annualmente si organizzano i festeggiamenti che culminano proprio il 3 Giugno con la processione per le vie del popoloso quartiere di una moderna statua lignea della Madonna con il Bambino che regge in mano la Sacra Lettera. Sempre nel palermitano ma nella Diocesi di Cefalù ogni seconda Domenica di Agosto si svolgono a Finale di Pollina importanti festeggiamenti verso la celeste patrona di Messina. Il culto in questa località, posta a confine tra le Province di Messina e Palermo, nasce a fine settecento sempre grazie alla famiglia Ventimiglia che costruirono una cappella dotandola di un dipinto che riproduceva quello della Cattedrale di Messina. L'annuale processione si svolge ininterrottamente dagli anni '50 portando in processione una bella statua della Vergine con la lettera mano donata allora dal Vescovo di Cefalù Mons. Cagnoni. Nel territorio etneo tanti sono gli altari dedicati alla Madonna della Lettera sparsi in numerose località delle Diocesi di Acireale e Catania ma il sito che mantiene forte il culto è l'antica Chiesa Madre di Riposto elevata ormai da parecchio tempo al titolo di Santuario e dedicato appunto alla Madonna della Lettera. Questa Chiesa, che sorge davanti all'antico porto, venne eretta come ex voto da alcuni mercati messinesi che avevano rischiato il naufragio nelle acque prospicienti e vollero così erigere un tempio in onore alla propria patrona. Al suo interno si conserva un veneratissino dipinto che ogni anno viene portato in processione con grande concorso di popolo il 15 Agosto mentre il 3 Giugno si svolgono delle messe solenni e la sera davanti alla Chiesa si accende un grande falò dove per tradizione vengono consegnate alle fiamme delle lettere con richieste particolari alla Vergine Maria. Prima di lasciare la Sicilia ricordiamo brevemente che in Provincia di Messina la Madonna della Lettera è molto venerata, ed in particolare onorata con solennità come patrona, a Itala, dove la prima Domenica di Agosto viene portato in processione un antico simulacro ligneo del 1857, e a Misitano frazione di Casalvecchio, dove viene festeggiata l'ultima Domenica di Luglio. A Messina oltre nella Basilica Cattedrale la Vergine della Lettera è particolarmente venerata e festeggiata nelle due chiese parrocchiali di Torre Faro e Galati Marina. Nella vicina Calabria diffusa in diverse località è la devozione alla Madonna di Messina ma capitale di questa sentito culto è Palmi la cui Cattedrale è dedicata proprio alla Madonna della Lettera con un antico quadro con manta argentea venerato sull'altare maggiore. Questa devozione nasce quando a causa di un forte terremoto i palmensi vennero ad aiutare i messinesi. La Città dello Stretto grata di questo aiuto volle donare alla città calabrese una reliquia del Capello della Vergine quindi Palmi decise di elevare a loro patrona la Madonna della Lettera e da allora, oltre ad organizzare ogni anno la processione del quadro, ogni tre anni organizzano la processione della Varia, simile alla Vara di Messina, che spingono lungo la strada principale della Città con il caratteristico grido di: "Senza sconzu Maria della Lettera". Sempre in Calabria si svolgono altre significative processioni a Pannaconi, in Provincia di Vibo Valentia, la seconda Domenica di Agosto con il trasporto di una bella e antica statua della Vergine con abiti ricamati e parrucca e a San Pietro Apostolo, in Provincia di Catanzaro, l'ultima Domenica di Settembre con una suggestiva processione notturna. A Roma la Madonna della Lettera è molto venerata anche dagli stessi romani nella Basilica di San Pietro in Montorio ove si conserva un affresco cinquecentesco opera del Pomarancio che un tempo era collocato presso una edicola stradale. Visti i numerosi miracoli attribuiti a questa immagine si decise di trasferirla all'interno della Basilica dove poi fu solennemente incoronata dal Capitolo Vaticano. Concludiamo questo viaggio lungo la devozione alla Madonna della Lettera con il Santuario di Santa Margherita Ligure, celebre località turistica genovese, che conserva una scultura lignea della Patrona di Messina ritrovata miracolosamente da alcuni marinai nelle acque antistanti l'abitato. Questa pregevole scultura decorava l'ingresso principale della Dogana di Messina e in occasione del terremoto del 5 febbraio 1783 cadde in acqua e fu ritrovato mesi dopo proprio nelle acque liguri. Da allora molto venerato viene festeggiato con una solenne processione ogni ultima Domenica di Luglio con la partecipazione dei caratteristici e pesanti crocifissi  portati in equilibrio dalle numerose confraternite genovesi. Un  antico culto quello della Madonna della Lettera che a differenza di quanto sembra valica lo Stretto diffondendo in tante località quel messaggio di benevole benedizione "più dolce di un favo di miele" che la Vergine Maria volle accordare ai nostri padri.

Nella foto la statua di S. Maria della Lettera di Pannaconi